GIUSEPPE TASSI
Editoriale
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L’ambizione di restare tra le grandi

Dopo la gloria della Coppa ritrovata, il Bologna si affaccia sul futuro. Come restare fra le grandi del campionato senza tradire la filosofia finanziaria di Saputo? Sartori, il Cobra più amato dai tifosi rossoblù, e una strategia oculata possono dare la risposta.

Intanto c’è in cassa un tesoretto di oltre 40 milioni di premi, frutto dell’ultima stagione. E per completare il finanziamento del prossimo mercato potrebbero arrivare cessioni importanti come quelle di Ndoye (quotato 50 milioni) e Lucumi.

Sartori è maestro nella strategia del ’vendi e vinci’, che ha applicato con successo all’Atalanta. Ma non bisogna mai farsi prendere la mano dal proprio talento. E allora se si dovesse sacrificare Ndoye, il vero asso del Bologna di oggi, bisogna evitare di scardinare la difesa.

Uno tra Lucumi e Beukema, giocatori-guida del reparto, deve restare per garantire equilibrio e continuità ai meccanismi difensivi. Le sirene che richiamano l’olandese (vedi Napoli) sono un pericolo concreto. Per questo il Bologna deve giocarsi al meglio la partita del rinnovo ed evitare fughe pericolose.

Capitolo punta. Il tetto di due milioni posto agli ingaggi frena l’arrivo di stelle già affermate e per questo il Bologna sonda i mercati periferici per trovare un nuovo attaccante da aggiungere alla rosa. Fossi nei dirigenti del Bologna, proverei invece a scommettere su Jack Raspadori che al Napoli guadagna 2,5 milioni lordi. L’attaccante, nato a Bentivoglio in provincia di Bologna, fa dell’eclettismo il punto di forza. Può giocare da centravanti, da esterno e perfino da rifinitore. Se Sartori lo ingaggiasse (magari sfruttando la trattativa per Ndoye), il Bologna avrebbe in rosa un giocatore perfetto per le strategie di Italiano. E un ‘ragazzo di casa ‘ che torna nel suo mondo.